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assurdo è ritroso nel tempo

pubblicato il 2 Gennaio 2019 by
categoria scienza

presupponiamo (per assurdo) che il tempo esiste, come fosse un percorso, in cui puoi andare avanti e indietro. se in questa supposizione Io viaggio a ritroso nel passato e modifico qualcosa, la storia cambia radicalmente in tutto il pianeta, per ovvie ragioni e anche perché il pianeta Terra gira su se stesso ed è un pianeta chiuso all’interno di un atmosfera, dove tutto si manifesta in cicli continui, più o meno duraturi (ciclo dell’acqua, ciclo dell’ossigeno/anidride carbonica, eccetera).

se cambio qualcosa, Io non nasco, nasce un’altra persona al mio posto, anzi, proprio ne Io ne tutti gli altri esistiamo come stiamo esistendo al momento in cui viaggio a ritroso. questo perché l’essere umano quando nasce è una sorta di “foglio bianco”, che oltre al codice genetico non c’è scritto nient’altro, mentre cresce la persona, ciò che noi intendiamo come persona, è la combinazione di tutte le interazioni dell’individuo con l’ambiente; interazioni che in una modifica del passato non sarebbero le stesse.

l’infinita modifica delle interazioni — sto scrivendo soltanto delle ipotetiche conseguenze sull’individuo, figuriamoci le conseguenze oltre l’individuo, ossia l’ambiente e altre forme viventi, le cose, le energie, eccetera — stravolgerebbe tutta la storia, impedendo qualsiasi azione, e anche qualsiasi decisione; in un universo di questo tipo non potrebbe permettere la volontà, la coscienza, e gli esseri senzienti (ipotizzandolo come possibile, ad esempio un universo che ha tempo come percorso è possibile in ambito virtuale, nell’informatica e nelle simulazioni, dove per l’appunto, non è possibile al momento inserirci una volontà cosciente al suo interno).

alcuni citano i déjà vu come spiegazione del percepire questi cambiamenti nel tempo, ma ripeto: la nostra elaborazione di calcolo celebrare rende impossibile la rettifica di un cambiamento così preponderante a livello universale, e se non possiamo rettificare in automatico il cambiamento (proprio non può alcun essere vivente in questo universo * ), sicuramente ce ne accorgiamo; avremmo un qualcosa tipo: adesso vedi una casa di fronte a te, e il momento dopo ti trovi incastrato col corpo tra un muro di un’altra casa, completamente differente, e muori dopo qualche istante se il muro è tra gli organi del tuo corpo.

(*) pensa a che cervello — quanto grande fisicamente (date le leggi fisiche) dovrebbe essere — per elaborare tutte le modifiche ad ogni viaggio intrapreso da qualcun’altro, oppure ad una qualsiasi forza che in qualche modo (data la possibilità) modificherebbe il tempo come è stato in altro, il pianeta terra non basterebbe come spazio (è impossibile, assurdo); non esisterebbero neppure le percezioni.

ossia: è impossibile in un universo con il tempo come percorso (vero e proprio, dove puoi viaggiarci) l’esistere della coscienza in qualsiasi sua forma, perché la modifica renderebbe impossibile la formulazione della volontà.

se esiste la volontà (esseri senzienti), non può esistere il tempo come forma, cosa, energia, stato, spazio, o qualsiasi altra parola ti venga in mente, ma soltanto come metro di misura. però puoi creare, anche all’interno di universo come il nostro (lasciando aperta la teoria scientifica non confutata dei multi-versi), un qualsiasi universo virtuale, privo di volontà propria in qualsiasi forma, dove poter viaggiare a ritroso, e modificare (come ad esempio nel montaggio video, che è a tutti gli effetti viaggiare nel tempo (però in quella realtà virtuale dell’audio/video. e puoi comunque utilizzare il tempo nella forma sancita in questo universo, ossia ideologia di pensiero (tempo inteso come metro di misura), e funzionamento celebrale (tempo inteso come funzionamento mnemonico).

riassumendo, nel nostro universo, la nostra realtà, il tempo può essere soltanto in tre forme (attualmente):

  1. ideologia di pensiero: tempo inteso come metro di misura;
  2. funzionamento celebrale: tempo inteso come funzionamento mnemonico;
  3. realtà virtuale: tempo inteso come scorrere un filmato, una traccia audio, e modificarne le parti.

perché, come soprascritto, non può esserci senziente e cosciente, se il tempo è modificabile a ritroso; sulla base di questa certezza abbiamo attribuito alla nostra realtà la parola universo.